Agenda 2030
L’Agenda 2030 è un programma d’azione sottoscritto nel 2016 dai 193 paesi membri dell’ONU, avente come obiettivo il raggiungimento di uno sviluppo sostenibile.
Comprende 17 obiettivi comuni da portare a termine entro il 2030 riassunti nell’immagine sottostante:
L’Obiettivo 11
In particolare, tra i 17 obiettivi, il numero 11 tratta il tema della città sostenibile che si riaggancia al tema di questo progetto.
Oggi le città svolgono un ruolo fondamentale in quanto centri commerciali, culturali, sociali, di scienza e di produttività. Le sfide cittadine devono essere assolutamente vinte per mantenere i centri urbani come luoghi di lavoro e prosperità che, allo stesso tempo, non danneggiano l’ambiente e le risorse naturali.
Fatti e cifre
- Oggi il 50% dell’umanitá (3,5 mln di persone) vive in cittá. Salirá a circa 60% nel 2030.
- Il 95% dell’espansione urbana avverrá nei paesi in via di sviluppo
- Attualmente 828 mln di persone vivono in baraccopoli
- Le cittá, pur occupando il 3% della superficie terrestre, sono responsabili del
- 60-80% del consumo energetico
- 75% delle emissioni di carbonio
- La rapida urbanizzazione influisce negativamente su ambiente e salute pubblica
- L’alta densitá delle cittá porterá efficienza e sviluppo tecnologico, riducendo il consumo di risorse ed energia
Il rapporto con la Salubritá dell’Aria
La salubritá dell’aria é una delle odi piú importanti e conosciute di Giuseppe Parini.
La tematica principale é l’enorme differenza di condizioni igenico-sanitarie tra Bosisio, cittá natale dell’autore localizzata nell’intorno Milano, e Milano stessa
Inizialmente viene presentato Bosisio come un luogo avente aria pura e incontaminata, assenza di paludi di acqua stagnante dunque anche di insetti portatori di malattie. Inoltre é protetta dai venti grazie alle montagne che la circondano.
A questo punto Parini condanna i responsabili dell’inquinamento di Milano, localizzati nei mercanti accecati dal profitto, dal lusso, dall’avarizia. Quest’ultimi, incuranti delle pessime condizioni in cui versano i coltivatori di riso, continuano a sfruttarli pensando solo al profitto personale.
Ritornando all’agenda 2030, é evidente come Parini abbia anticipato con quest’ode alcuni punti dell’obiettivo 11, come:
- 11.6 → “ridurre l’impatto ambientale negativo delle cittá prestando attenzione alla qualitá dell’aria e alla gestione dei rifuiti”
- 11.a → “supportare i positivi legami economici, sociali e ambientali tra aree urbane, periurbane e rurali rafforzando la pianificazione dello sviluppo nazionale e regionale”
Questo richiama ai mercanti milanesi del tempo che pongono al primo posto il guadagno personale rispetto alla salute civile. Sempre quest’ultimi favorirono molto l’espansione delle acque fangose, necessarie alla coltivazione del riso ma, allo stesso tempo, maggiori responsabili dell’inquinamento dell’aria e dell’arrivo della malaria. Altro fattore chiave dell’inquinamento dell’aria, allora come oggi, sono i rifiuti trattati nel punto 12.5
- 12.5 → “ridurre in modo sostanziale la produzione di rifiuti attraverso la prevenzione, la riduzione, il riciclo e il riutilizzo”